VOCI DI UGUAGLIANZA

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Un Nuovo Amico in Classe

Nel primo episodio di VOCI DI UGUAGLIANZA, esploriamo la nascita di un'amicizia speciale tra Leo, nuovo arrivato dalla Francia, e Maria, una compagna italiana pronta ad accoglierlo. Scopriamo insieme come la diversità sia una ricchezza e come anche piccoli gesti possano rompere il ghiaccio e creare legami. Questo episodio introduce i protagonisti che ci accompagneranno nelle prossime storie di amicizia e inclusione.

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Chapter 1

L'arrivo di Leo

Giulia Venturi

Ciao a tutti e benvenuti al primo episodio di VOCI DI UGUAGLIANZA! Io sono Giulia e con me c’è francesco. Oggi vi raccontiamo una storia che, secondo me, ci siamo trovati tutti a vivere almeno una volta: l’arrivo di un nuovo compagno in classe. Oggi parliamo proprio di Leo, che arriva dalla Francia in una scuola italiana, tutto emozionato… e magari anche un po’ spaventato.

Francesco Pinto

Sì, esatto. Leo è quel bambino che entra per la prima volta in aula, guarda intorno e… beh, non capisce nemmeno tutte le parole. Sa dire “ciao” e poco altro, perché l’italiano per lui è ancora una lingua nuova—e, insomma, già il primo giorno di scuola mette sempre un po’ di ansia! Ah, penso a quella sensazione addosso che hai quando nessuno ride alle tue battute perché, semplicemente, non capisce cosa dici.

Giulia Venturi

Sai che mi hai fatto venire in mente una cosa? Quando ero piccola in classe mia arrivò un nuovo compagno, parlava un dialetto diverso, non capivo neppure se rideva o se chiedeva la penna… Tutti eravamo, diciamo, curiosi, ma pure un po’ intimiditi. Caspita, ci si guarda intorno, si vedono facce nuove e uno pensa: “Come faccio a farmi capire?”

Francesco Pinto

Eh, e a volte anche i compagni non sanno proprio come comportarsi… qualcuno sorride, ma molti rimangono lì, a osservare. I primi giorni per Leo sono così: sente le voci, vede le mani che si alzano per chiedere la parola… ma lui? Rimane un po’ in disparte.

Giulia Venturi

Sì, ma quello che spesso non vediamo è tutta quella tempesta di emozioni dentro chi arriva. Leo si sente escluso, ma mica perché voglia—semplicemente non sa come iniziare. Un po’ come quando apri una scatola di gioco complicata senza istruzioni, e non sai da che parte cominciare!

Chapter 2

L'incontro con Maria

Francesco Pinto

Ed è qui che entra in scena Maria, che secondo me è uno di quei personaggi che avremmo voluto tutti incontrare da piccoli. Maria nota subito che Leo è un po’ spaesato, e non ci pensa troppo su: si avvicina, gli fa un sorriso, e… ecco, basta quello per rompere il ghiaccio.

Giulia Venturi

Sì, perché a volte davvero basta quel gesto minuscolo—un sorriso da lontano, oppure un “vuoi giocare con noi?”—per cambiare tutto. Io ogni volta che vedo un bambino nuovo penso sempre: “Chissà chi sarà il primo a fare quel piccolo passo”.?

Giulia Venturi

dico sempre ai bambini nelle mie classi: pensateci, a quanti sorrisi sono bastati per farvi sentire parte del gruppo la mattina. Avete mai aiutato un compagno nuovo? Magari a trovare i colori, o a capire come funzionano i giochi? Ecco, quella sensazione… ricordatevi com’è quando qualcuno lo fa per voi. Non è banale per niente.

Francesco Pinto

Assolutamente. E voi che ci ascoltate… sì, proprio voi! Quanto è bello quando si trova un amico così? O quando, magari, anche solo per un giorno riuscite ad essere “Maria” per qualcun altro?

Francesco Pinto

E qui entra in gioco anche il valore dell’uguaglianza… Non vuol dire essere tutti uguali, ma, penso, vuol dire riconoscere le differenze e farle diventare una ricchezza per il gruppo.

Giulia Venturi

Tornando alla nostra storia.. Leo, una mattina, vede tutti gli altri giocare in cortile e lui seduto in una panchina si sento solo ed escluso.. secondo voi chi sarà ad aiutarlo? voi cosa avreste fatto?

Francesco Pinto

Quando vedete qualcuno da solo, magari fermatevi un attimo. Non sapete mai quanto possa significare il vostro sorriso o la vostra curiosità. Giulia, io mi porto sempre dietro queste storie, mi aiutano a ricordare perché facciamo tutto questo.

Giulia Venturi

Eh, anche a me, . E sono sicura che tanti bambini ci sorprenderanno con gesti semplici ma potentissimi! Va bene, ora ci fermiamo qui, ma nelle prossime puntate continueremo a seguire Leo, Maria e chissà… magari anche voi ci racconterete le vostre storie. Grazie francesco, è sempre bello confrontarci così.

Francesco Pinto

Grazie a te, Giulia. E grazie a tutti i bambini (e maestri!) che ci ascoltano. Alla prossima, continuate a sorridere!

Giulia Venturi

Ciao a tutti, a presto!